Nello scorso articolo abbiamo parlato di come si è arrivati alle moderne Neuroscienze. Oggi direi di entrare un po’ più nel vivo della situazione, andando alla scoperta del nostro cervello e cercando di spiegare nel modo più semplice possibile chi è Mr.Brain.
Sommario dell’articolo
- La storia di Giulia
- Cosa è successo al cervello di Giulia?
- Una breve considerazione sul cervello
- Dal cervello al Sistema Nervoso
- Sistema nervoso centrale
- Mr. Brain, ci fornisca le generalità!
- Le protezioni del cervello
- L’aspetto del cervello
- La corteccia cerebrale
- Il cervello: conclusioni
- Un piccolo ripasso divertente!
- Quiz Time!
La storia di Giulia
Nome: Giulia
Età: 60 anni
Informazioni mediche (APR): storia di ipertensione che non risponde bene ai farmaci
Giulia, come ogni sera, stava seduta sul divano a leggere il giornale, quando ad un tratto le squillò il telefono.
Quel suono l’aveva distratta dalla lettura di un articolo che le interessava particolarmente, ma decise comunque di alzarsi e rispondere. Appena fece un primo passo nella direzione del telefono, però, le venne uno strano capogiro. Così, Giulia si appoggiò al tavolo del salotto e poi….buio totale.
Verso le 9 una vicina, che normalmente si fermava da lei dopocena a chiacchierare e prendere una tisana, la trovò a terra che mugugnava frasi senza senso. Chiamò immediatamente l’ambulanza e Giulia fu portata nel giro di poco tempo in ospedale.
Due giorni dopo il neurologo riunì i familiari e disse loro che Giulia aveva avuto un ictus di natura ischemica (detta anche ischemia cerebrale) nella parte posteriore dell’emisfero destro. Il medico poi li accompagnò dalla paziente, che era già sveglia e solo un po’ confusa.
Ascoltiamo insieme il resto della storia:
Cosa è successo al cervello di Giulia?
Quello di Giulia è un chiaro caso di NEGLECT (detta anche eminegligenza spaziale o eminattenzione).
Non è, però, questo il contesto per soffermarci su tale sintomo, dato che lo riprenderemo più avanti quando approfondiremo le varie funzioni cognitive (trovate l’approfondimento qui). Vi basti sapere che i pazienti che sviluppano neglect non prendono in considerazione lo spazio sinistro, non perché abbiano problemi al sistema visivo, ma perché hanno problemi di attenzione. In pratica non considerano quel lato, il loro cervello non elabora in modo profondo gli stimoli che si trovano sulla sinistra.
Ora, però, mettiamo da parte quest’informazione e cerchiamo di capire quando possiamo sviluppare neglect. Sappiate che di base ci deve essere sempre una lesione cerebrale (sia essa dovuta a trauma cranico, ictus ecc.) e, in particolare, nell’emisfero di destra.
Bene, detto ciò, portate queste nuove conoscenze nella vostra quotidianità: sicuramente avrete conosciuto anche voi persone che hanno avuto un ictus e probabilmente ognuna di loro ha avuto esiti molto diversi. Una magari non riusciva più a camminare come prima, un’altra parlava male, un’altra ancora aveva perso la memoria e ora abbiamo conosciuto Giulia che ha sviluppato il neglect.
Che strano, eppure tutte quante alla fine hanno avuto lo stesso problema: un ictus!
Una breve considerazione sul cervello
Questo ragionamento ci porta obbligatoriamente a fare una riflessione: il cervello è proprio un organo particolare! Sì, perché se viene lesionata una porzione di stomaco, la conseguenza in fondo è sempre quella (avrò problemi di stomaco, digerirò male), non importa che la lesione sia nella porzione superiore, inferiore, anteriore o posteriore di esso. E lo stesso vale per tutti gli altri organi: reni, polmoni, fegato, cuore ecc.
Ma il cervello? No, con lui è diverso. Se viene lesionata la parte posteriore, avrò forse problemi di elaborazione visiva. Se viene lesionata la parte anteriore, avrò probabilmente problemi di produzione di linguaggio ecc. Insomma, la posizione e l’estensione del danno possono portare a conseguenze molto diverse tra loro.
Dal cervello al Sistema Nervoso
Dovete sapere che il cervello in media pesa 1400g ed è pari al 2% del nostro peso corporeo. Si tratta della parte più estesa del nostro Sistema Nervoso.
Sì, ma cos’è il sistema nervoso? Avete ragione, apriamo un attimo una parentesi per dare qualche informazione su di esso. Il sistema nervoso appare come una grande rete stradale all’interno del nostro corpo ed è suddiviso in Sistema Nervoso Centrale (encefalo e midollo spinale) e Sistema Nervoso Periferico (i nervi).
Proviamo a fare uno zoom su ognuno.
Sistema nervoso centrale
L’encefalo è costituito da:
- cervello (comprende quelle regioni imputate alle funzioni cognitive superiori come la memoria, l’attenzione, il linguaggio ecc.)
- cervelletto (ha diverse funzioni, una delle principali è quella di coordinamento dei movimenti rapidi e specializzati)
- tronco encefalico (regione più primitiva che controlla funzioni fisiologiche e comportamenti automatici).
Il midollo spinale è, invece, una struttura formata da un fascio di fibre che si trova alla base del cervello e scorre all’interno della colonna vertebrale.
Sistema nervoso periferico
I nervi sono fasci di fibre che portano informazioni dal sistema nervoso centrale alla periferia del corpo e viceversa (evidenziati in blu nella figura).
Mr. Brain, ci fornisca le generalità!
Le protezioni del cervello
Bene, ora che abbiamo capito cos’è il sistema nervoso, torniamo a Mr. Brain. Data l’estensione e l’importanza, avrete sicuramente intuito che gli serviranno grandi protezioni!
Il cranio è una di queste: una formazione ossea che funge da scudo, così come lo sono le vertebre per il midollo spinale. Sia il cervello che il midollo sono poi avvolti in 3 membrane (possiamo immaginarcele come delle sottili pellicole), chiamate meningi. Tra la parte ossea e le meningi, infine, troviamo un fluido, detto liquido cerebrospinale che fa da cuscinetto per evitare traumi.
L’aspetto del cervello
Ma se noi estraessimo il nostro cervello dal cranio come lo vedremmo? Dunque, ci apparirebbe tutto accartocciato, pieno di pieghe.
E sapete perché ha questa forma? Beh, mettiamola in questo modo: prendiamo un foglio di carta disteso e confrontiamolo con uno tutto accartocciato. Questi avranno la stessa superficie ma quello accartocciato occuperà meno spazio!
Se noi distendessimo la nostra corteccia cerebrale uscirebbero 2200 cm2 di una pellicola alta appena 2 millimetri. Converrete con me, che se fosse distesa, occuperebbe un’area piuttosto grande e tutti avremmo dei testoni immensi.
Il nostro cervello appare quindi raggrinzito per aver la maggior superficie possibile in un piccolo spazio. Queste pieghe sono denominate: scissure o solchi (le fosse) e circonvoluzioni (i dossi). Che furbo Mr.Brain!
Inoltre, se lo guardiamo bene, il cervello appare diviso in due. È formato da un emisfero destro e un’emisfero sinistro e il suo colore è un rosso-rosato, proprio per la presenza dei vasi sanguigni che lo irrorano.
La corteccia cerebrale
La superficie esterna, piena di pieghe, è detta corteccia ed è proprio la sede di tutte le nostre funzioni cognitive. Nel linguaggio comune è chiamata anche materia grigia per il colorito grigiastro che assume quando non è irrorata da vasi sanguigni.
Se tagliassimo il nostro cervello a fette come si farebbe con una bella pagnotta vedremmo che l’interno, invece, ha un colore biancastro. Nel linguaggio comune, questa parte interna, è detta infatti sostanza bianca.
Le diverse colorazioni dell’esterno e dell’interno di Mr.Brain sono date da due diverse componenti di particolari cellule, le quali sono essenzialmente la struttura basilare del nostro sistema nervoso. Queste cellule sono i NEURONI. Maperché dico che sono particolari? Beh, ecco…perché a differenza di altre cellule hanno la coda!
Questa, però, è un’altra bella storia da approfondire…
Il cervello: conclusioni
Con questo articolo abbiamo imparato qualcosa di più sul nostro sistema nervoso e sul cervello, ma ci sono ancora molte altre cose da dire. Per esempio, ci sarebbe da approfondire questa storia dei neuroni che abbiamo lasciato un po’ in sospeso. Nei prossimi articoli vedremo di continuare questa bella avventura insieme!
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