La mission del blog è quella di proporre articoli e contenuti accattivanti su quello che considero “il mio mondo”: le neuroscienze e la neuropsicologia.
Spesso vedo contenuti seriosi, complicati, pieni di tecnicismi e comprensibili solo a persone adulte con un alto grado di scolarità o a persone “del mestiere”. E gli altri? Davvero non possono permettersi di capire argomenti neuroscientifici o neuropsicologici?
Io non credo! Il mio obiettivo sarà proprio quello di rendere accessibile a chiunque la psicologia, con particolare riguardo alle neuroscienze e alla neuropsicologia. Il linguaggio utilizzato sarà giovane, fresco, informale. Non mancheranno associazioni a film, libri, videogiochi, brani musicali, opere d’arte o collegamenti a notizie e situazioni quotidiane. Il tutto condito da immagini, video e foto perché anche l’occhio vuole la sua parte.
Le caratteristiche di base
L’idea di base per questo blog gira intorno a queste caratteristiche:
- Interattività
- Multimedialità
- Accessibilità
- Fruibilità
- Utilità
- Divertimento
Proprio per questo è opportuno il termine “mission” del blog: vorrei che le persone arrivassero ad una sincera comprensione dei concetti che propongo e arrivassero dire: “Ah! Ora ho davvero capito!”.
In questo modo, potrò offrire un servizio informativo totalmente gratuito, al quale le persone potranno accedere tutte le volte che vorranno per intrattenersi tra un contenuto e l’altro. Si potrà così imparare, divertendosi!
Perché tutto questo?
Perché il cervello è un organo affascinante che merita di essere conosciuto. Fondamentalmente, credo che se una persona è in grado di spiegare in modo semplice e di far toccare con mano dei concetti complicati e tecnici, significa che lei stessa ha saputo rielaborarli, arrivando a maneggiarli a suo piacimento. Il blog, dunque, è uno strumento attraverso il quale le persone possono aumentare le loro conoscenze neuroscientifiche e, attraverso il quale, la sottoscritta può rielaborare informazioni complicate per comprenderle meglio.
In un certo senso, scrittrice e lettore imparano insieme e questo lo trovo un processo bellissimo!
Se Maometto non va alla montagna, sarà la montagna ad andare da Maometto. Così succederà con le neuroscienze e la neuropsicologia, saranno loro a doversi fare strada per arrivare alle persone.
Diletta Caprara – Psicologa